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BIANCHI, ricorrenza 4 novembre 2011

Con una solenne cerimonia, il concorso “ In difesa della Patria” destinato agli alunni del locale Plesso scolastico e la mostra documentaria, a cura di Michele Polisicchio l’amministrazione comunale, ha onorato la giornata delle Forze Armate e dell’Unità nazionale. Un’occasione per ricordare i Caduti di tutte le guerre, nelle quali Bianchi annovera la perdita di 33 soldati, di cui Agostino Bianco e Sante Scarpino insigniti con medaglia di bronzo a valor militare. A deporre la corona di Alloro al monumento dei caduti oltre al sindaco Francesco Villella, c’erano consiglieri, carabinieri e il maresciallo Pasquale Sensibile, il dirigente scolastico Fernanda Petrisano, gli alunni, docenti e genitori. Una cerimonia semplice ma ricca di significato, per ricordare con sentimenti di gratitudine e rispetto coloro che versarono il proprio sangue e sacrificarono la propria gioventù fino all’estremo sacrificio per l’indipendenza, l’unità e libertà della nazione. Il sindaco Villella, ha ricordato il sacrificio di tutti coloro che sono caduti perché l’Italia fosse indipendente, libera, democratica e in pace e sottolineato che purtroppo ancora oggi in molte paesi del mondo ci sono guerre. Infine, un ringraziamento alle Forze Armate e dell’Ordine per l’impegno profuso quotidianamente al servizio e in difesa dei cittadini. Dopo il doveroso ricordo, la manifestazione è proseguita nella sala della biblioteca per premiare gli alunni che hanno partecipato al 2° concorso “ In difesa della Patria” promosso per l’occasione dall’assessorato alla Cultura di Bianchi. Oltre 80 gli elaborati prodotti dagli alunni che si sono cimentati su due temi: “grafico-pittorico” per gli alunni dell’ex elementare e “poetico” per la scuola media. “L’idea del concorso, ha dichiarato il professor Rino Pascuzzi, ha lo scopo di costruire insieme ai giovani cammini di riflessione sui temi della pace”. Festosa ed esaltante la consegna degli attestati di partecipazione per tutti gli studenti, preceduta dalla visone dei lavori e dalla lettura di alcune toccanti lettere inviate dai soldati al fronte alle proprie famiglie. Il dirigente Petrisano, ha invitato al rispetto e all’osservanza dei valori come l’amore per la patria. “I nomi dei caduti- ha detto l’assessore Pasquale Taverna- sono i muti testimoni dell’immane tragedia che è la guerra. Il loro silenzio vale più di ogni altra forma di condanna per la guerra e di testimonianza per la pace. Sta a noi- ha proseguito- trasformare questo silenzioso urlo di condanna in un grido di speranza, perché il mondo e la vita degli uomini non sono solo guerra e morte, non sono solo violenza insensata e cieca sopraffazione, ma sono e debbono essere anche amore e speranza. Infine, l’assessore ha concluso “dobbiamo rivolgere anche il nostro sforzo ad educare le nuove generazioni al ripudio della guerra, del terrorismo e di ogni altra forma di violenza come sta facendo la scuola di Bianchi”. Per la sezione “grafico-pittorico”  è stato assegnato a Matteo Barbiero, mentre a Mauro Talarico e Cristian Mazza quello “poetico”. Nel pomeriggio nella sala della biblioteca è stato proiettato il film “Uomini contro” regia di Francesco Rosi.  Un film che raccontata la guerra sull'altopiano di Asiago tra il 1916 e il 1917, un giovane tenente partecipa al primo conflitto mondiale e, a poco a poco, assistendo alle follie di un generale e agli inutili macelli, comprende l'assurdità della guerra.                    

         
 Pasquale Taverna