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BIANCHI, 150° Unità d’Italia, omaggio a Don Ferdinando: il Garibaldino biancaro.

“Intitolazione della Villa comunale e annullo filatelico” per don Ferdinando Bianchi, il Garibaldino biancaro. Questo l'avvenimento storico-culturale organizzato, l'altro giorno a Bianchi dall’amministrazione comunale a guida Francesco Villella per i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia e per ricordare l'illustre concittadino. Orgogliosa di annoverare un combattente ed eroe del Risorgimento, l'amministrazione ha proseguito il progetto avviato l'estate scorsa, che si termina fra qualche mese con la presentazione ufficiale della biografia di don Ferdinando. All'evento, coordinato dall'assessore alla Cultura Pasquale Taverna hanno partecipato sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza dottor Raffaele Cannizzaro, l’assessore Regionale, Onorevole Giacomo Mancini, l'assessore Provinciale alla Cultura Maria Francesca Corigliano, Luciano Vigna assessore in rappresentanza del sindaco di Cosenza e il professor Michele Chiodo della Biblioteca Civica di Cosenza che, ha relazionato sulla figura di Don Ferdinando Bianchi. Presenti anche, il capitano dei Carabinieri Giordano, il vice Questore dottor Mario Finocchiaro, il colonnello Francesco Curcio, Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato, agenti della Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco di Cosenza e la Marina militare con il sottotenente di vascello Romanazzi della Capitaneria di porto di Vibo Marina. Dopo i saluti del sindaco Villella ed accennato alla ricaduta socio-culturale dell’iniziativa, il Prefetto Cannizzaro, ha rilevato l'importanza della manifestazione e detto “ E’ occasione per richiamare l'attenzione sui valori della vita e dell'appartenenza, che devono essere difesi sempre ad ogni costo. Un invito, infine per riflettere sulla storia d'Italia e su quanti sono morti in nome dell'Unità nazionale. La riscoperta e la voglia di cantare insieme l'Inno di Mameli, secondo il Prefetto è la prova di sentirsi Italiani accomunati in unico sentimento nazionale. L'onorevole Mancini nel complimentarsi per l'iniziativa, tra l'altro ha ricordato che anche nella sua famiglia annovera un combattente del Risorgimento. Poi ha aggiunto che, la Giunta Regionale ha molto a cuore il Settore Culturale e a breve anche in altri Settori saranno resi noti forme di finanziamento.”. Il progetto – ha detto l’assessore Taverna- è servito per raccontare le gesta del Garibaldino biancaro, di uomini e donne di quella storia “minore” del Paese poco conosciuta ma, ugualmente importante, che ha segnato il destino degli italiani”: Aggiunge, infine, che il futuro di un paese sta nelle radici della propria storia. Il professor Chiodo ha illustrato alcuni degli aspetti della vita di don Ferdinando ed evidenziato come la sua azione di combattente interessa molti comuni della Calabria.  L'assessore Vigna, rileva che Cosenza è Città madre del Risorgimento e auspica la difesa e l’apprezzamento di quella cultura e valori del passato. L'assessore Corigliano, sottolinea l'importanza di supporto e vicinanza da parte della Provincia a queste iniziative. Ricorda che anche la sua famiglia annovera un combattente del Risorgimento e marca quanto è importante “l'appartenenza e i valori” che racchiudono responsabilità e scelte di vita”. La coesione sociale e politica per la Corigliano sono argomenti che devono far riflette tutti, visto i fatti di ogni giorno. Al termine dell'incontro, un folto corteo ha attraversato il Centro storico e raggiunto la Villa comunale, dove il Prefetto e il sindaco Villella hanno inaugurato la targa ricordo a don Ferdinando Bianchi. Nel corso della manifestazione sono stati allestiti stand dell'Avis, Pro Loco, Croce Rossa di Colosimi, Coldiretti di Cosenza, Poste Italiane per l’annullo filatelico e la mostra documentaria sul Risorgimento a cura di Miche Polisicchio.